File: 250590 CsA Locuzione-in-pre-trance
“Utilitatem praefero, hic et nunc, non perfectionem.
Si hoc non est quid facies?” (Pro VOX 150417).
LOCUZIONE IN PRE-TRANCE.
25 maggio 1990, giovedì
Pre-trance. Mi vedrete. Visione del Volto di Gesù
- – Annunzio del pre-trance.
Io, Gesù di Misericordia, vi dico: La pace sia con voi.
Io sono già in mezzo a voi, o fedeli mie amiche, e vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Questa sera la sorellina che parla sarà addormentata in uno stato di pre-trance, cioè la sorella sarà da me addormentata, però non completamente. Perciò conserverà l’udito e, in parte, il tatto, perché io possa scendere dentro di lei.
Perciò la sorella può già distendersi sul tetto e prepararsi.
Amen.
- – Preparazione della locuzione in pre-trance.
Io, Gesù di Misericordia, sono già pronto per entrare nella sorella, che è distesa ed attende la mia venuta.
La sorellina come sempre andrà perdendo le sue forze, fino ad addormentarsi, ma non completamente.
… Io, Gesù, sono già pronto.
Sono in questa stanza.
Sono già in mezzo a voi.
Ora, recitate il santo Padre nostro.
Padre nostro …
Ora, rivolgetevi al Padre celeste, perché dall’alto del cielo guardi benigno questa mia sposa, distesa nel suo letto per accogliere dentro di sé il suo sposo benedetto. E dite, allora.
“Padre santo, padre buono,
a te mi offro, a te mi dono.
Per i falli miei
ti chiedo perdono.
Padre santo, padre buono,
a te mi offro, a te mi dono.
Per i falli miei
ti chiedo perdono”.
Ora, preparatevi a ricevere la mia santa locuzione.
La sorella è già quasi completamente in stato di abbandono.
Le forze le sono venute a mancare e insieme alle forze anche la capacità di pensare, per cui il suo pensiero risulta pressoché inesistente. Inesistente è anche il suo discorso, cioè la sorella non potrebbe da sola compiere alcun ragionamento. Sono io, perciò, che conduco, in lei e tramite lei, ciò che voi ascoltate.
O mie dilettissime amiche, avvicinatevi alla sorella che è distesa e dorme.
Congiungete fra di voi le vostre destre e, alzando gli occhi al cielo, pregate.
Padre nostro …
Ecco, già io sono venuto.
Sono già nella sorellina che è quasi del tutto addormentata.
Curatevi di lei quando si sveglierà, perché la sorellina è molto stanca e affiacchita.
Per adesso lei è in uno stato di quasi totale incoscienza. Io domino interamente in lei.
Io sono il vostro Dio, Gesù di Misericordia.
Vengo a voi per benedirvi, o sorelline, mie care, per amarvi, per stare in mezzo a voi.
Vengo dall’alto del cielo, fantasticamente avvolto in una nube dorata. Voi non mi vedete, ma io vedo voi.
La sorellina più tardi avrà la grazia di vedermi, non più però piccolo come mi ha visto la settimana scorsa, ma nel volto di Gesù di Misericordia, che a lei sempre io mostro, attraverso la mia immagine.
La sorellina mi vedrà e saprà. E voi saprete da lei come io sono fatto, poiché voi desiderate tanto, lo so, vedermi.
Anche voi mi vedrete, mie dilettissime amiche. Ogni cosa però a suo tempo.
Ditemi, ditemi, o sorelline mie, quanto mi amate, quanto mi cercate, quanto desiderate stare con me.
Ditemi. Io vi ascolto. Io vi amo.
Non temete nulla, perché io sono in mezzo a voi, proprio per amarvi per custodirvi, per benedirvi e per tenervi strette al petto mio.
Parlatemi. Su, parlate.
- – Lo sai, Signore, che ti amo.
… Signore, tu lo sai se ti amiamo noi, quanto ti amiamo, quanto desideriamo stare con te, sempre con te.
Tu lo sai che ti amo tanto e sai anche quello che hai detto prima, che desideriamo tanto vederti.
Noi ci rimettiamo alla tua volontà, Signore.
Noi vogliamo solo quello che tu vuoi, stare sempre con te.
Vogliamo essere solo sicuri del tuo amore, Signore.
Grazie, e grazie di tutto quello che hai fatto per me, Signore, anche se non lo merito.
Grazie, Signore.
3.1. – Amami come le mie spose predilette.
O figlia fedelissima mia, … ti ringrazio di queste parole.
Benedetta tu sia, o figlia mia.
Non temere di nulla. Ciò che è in te è da me.
Oggi avete chiesto a san Michele e Michele vi ha risposto.
Ciò che ha detto è la verità Tu sei una mia prediletta, perciò porti in te ciò che io ho sofferto.
Tu mi chiedi di vedermi ed io a te mi mostro, con questi mezzi. Conoscimi così, o mia beata, ed amami tanto quanto mi hanno amato le spose mie predilette, che hanno saputo soffrire tacendo per amore mio.
Amen. …
– La visione raccontata ai presenti.
Io credo di avere visto il volto nobilissimo del nostro Signore Gesù, ma non so descriverlo.
Era un volto dolcissimo, appena accennato, ma non ve lo so descrivere. E’ più bello di questo che si vede (nel quadro di Gesù di Misericordia).
Ha i capelli scuri e la barba scura.
Amen.
Quando io ho creduto di averlo visto, ho avuto una dolcissima sensazione di gioia e di amore.
Amen.
Ha i capelli lunghi in due bande. Si posano sulle sue spalle.
La sua tunica è bianca.
Ora ci benedice nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Sia lodato Gesù Cristo.
Amen.