0015 MESSAGGI Maria del monteverde Nov2004
(Novembre 2004)
Messaggio di Maria Santissima
del Monte Verde di Villagrazia.
(22/11/2004)
Figli e figlie adorate, vengo sempre a bussare alle vostre porte. Accoglietemi. Sono la Madre di Gesù. Vengo a chiedervi grazie e a portarvi grazie. Le grazie che vi chiedo sono tre: l’ascolto, la persuasione del cuore e la santificazione. Le grazie che vi dò sono pure tre: la fede, la speranza e la carità.
Accogliete questi gigli candidissimi, frutto dell’amore del Figlio mio Gesù. Stringeteli al petto e portateli sempre con voi. Sono i frutti di una croce, che sul Calvario donò il Figlio mio al Padre altissimo e così sia.
Vi chiedo il permesso di allontanarmi solo per un momento. Tornerò ancora domani e poi l’indomani, perché la Madre ha bisogno dei figli come i figli della loro mamma.
Vi benedico tutti, nel nome del Padre e Figlio e dello Spirito Santo.
Sono la Mamma di tutti col nome di Maria santissima del Monte Verde di Villagrazia.
Addio, addio, addio per questa sera e poi a domani e così sia.
Messaggio di Maria Santissima
del Monte Verde di Villagrazia
(23/11/04)
Maria, la Madre di tutti i tempi, di tutti i luoghi, di tutti gli uomini sia sempre con voi.
Operate nel bene. Vivete per fare del bene. Aggiungete, al bene ricevuto, quello che ogni giorno vi concede l’altissimo Padre del cielo e della terra.
Maria così vi supplica, così vi dice e poi espande il suo pensiero in tutti i luoghi e in tutte le nazioni.
Vi prego, ricevete questo messaggio, accoglietelo e divulgatelo fra le genti della vostra Borgata.
Maria santissima del Monte Verde di Villagrazia.
Gesù è con voi. Chi è contro di voi?
L’angelo Gabriele, l’angelo Michele, e l’angelo della costituzione salvifica di Dio siano sempre con tutti voi.
Amen.
Gesù è il Signore.
Gesù è l’amore.
Costituitevi in un’assemblea nuova, con rispetto grande ognuno per il fratello, per la sorella. Costituitevi in una cèrnita particolare di benevolenza e di carità.
Maria chiede questo, solo questo. Ella ritornerà sempre in mezzo a voi e riporterà con lei il santissimo, dolcissimo nome di Jesus, santissimo Cuore di amore.
Messaggio di Maria Santissima
del Monte Verde di Villagrazia
(24/11/04)
Figlioletti miei, ancoratevi al Cuore misericordioso di Cristo Gesù. Siatene fieri, fieri apostoli di un amore grandioso, inesistente in alcun luogo della terra. Egli è grande, possente, imperatore, dominatore di tutto ciò che è stato creato, perché tutto è stato creato per lui e in funzione di lui. Ampliate, perciò, le vostre preghiere, estendetele a tutta la vostra giornata, cominciando dal mattino per finire alla sera con l’Angelus, l’Angelo santo, e che vi accompagni durante tutto il resto della serata e poi della notte.
Io veglio sempre accanto a voi. Non sostituitemi con nessun’altra creatura, ma immaginatevi di essere appoggiati al mio seno per succhiare il latte, lo stesso latte che io diedi al Figlio di Dio, Gesù, nostro amore. Questo latte contiene misericordia, accoglienza, perdono, amabilità, verità, carità, suprema conoscenza della Parola di Dio. Voglio che questo latte possa costituire, per ciascuno di voi, l’alimento fondamentale della vostra giornata, da ora e per sempre, perché solo così potrete incontrare il Figlio di Dio, fattosi uomo, e, dopo di lui, l’altissimo Signore del cielo e della terra.
E ora addio, riposate in pace, rinnovate il vostro cuore alla luce santissima del Signore.
Andate, riposate, vegliate, però sulla Parola, con la Parola e per la Parola, che anche oggi vi è stata donata per virtù santissima di Dio Padre, di Dio Figlio e di Dio Spirito Santo.
Amen.
La vostra Mamma carissima, Maria santissima del Monte Verde di Villagrazia.
Addio, addio, addio.
Vado via in punta di piedi e ritorno presto, domani, domani al mattino.
Amen, e così sia.
Messaggio di Maria Santissima
del Monte Verde di Villagrazia
(25/11/04)
Figli miei adorati, ancora una volta mi presento a voi.
Siate come un soffio leggero di vento all’aurora di una giornata splendida di sole.
Siate come la luce che, sfiorando le acque del mare, illumina le onde.
Siate come l’erba dei prati, mossa leggermente dal venticello di autunno.
Vi chiamo uccelletti miei, perché così io vi voglio, così io vi presento al Padre: piccoli, teneri, esili ancora, non del tutto coperti di piume, però svolazzanti un po’ a destra e un po’ a sinistra, a volte inciampanti nei roveti, ma sempre uccelletti di Dio. E’ questo il dono più grande, che ogni sera riporto al Padre mio e vostro, racchiudendovi nel palmo della mia mano destra e in quello della mano sinistra, tutte e due le mie mani ricolme di questi uccelletti santi, che hanno ascoltato la mia voce e che teneramente si sono commossi alle parole da me pronunziate.
Il Padre ne è felice, testimone l’angelo, l’angelo della divina Misericordia, che, accompagnandomi fin lassù, dinanzi al suo altare piega il suo ginocchio davanti a Gesù. Voi comprendete quale grande gioia per una Madre incontrare i propri figli e voi non sapete ancora quale grande dono concederà il Padre a ciascuno di voi che, riponendo in me ogni sua fiducia, vorrà, insieme all’angelo, trasvolare questi cieli per raggiungere il cielo amatissimo del Padre.
Ora, riposate nella sera. Essa scende a larghe falde, violetta e un poco frigida, ma sempre bella, perché intessuta dalle mani di farfalla della Vergine santa, che è venuta a posarsi sul vostro cielo, per inondarvi di luce, di speranza e di amore.
Così sia.
Nel nome del Signore, vi auguro la buona sera e anche la buona notte. Riposate sul mio cuore, augelletti miei, augelletti santi.
Io vi adoro. Siete i figli dell’altissimo Padre. Per questo, riproducete in voi la sua santità.
E così sia.
Vi ringrazio per l’ascolto e domani tornerò a parlare a voi.
Insieme a voi volerò verso il cielo di Dio, portando il vostro cinguettìo, la vostra santa e divinissima parola.
Amen e così sia.
Maria del Monte Verde di Villagrazia.
Addio.
L’angelo, allora, si posa di fronte alla Vergine facendole un inchino profondo e poi, volando verso l’altissimo monte di Dio, sorvola i monti, le pianure e le valli per raggiungere, insieme alla Madre, la prestazione più vicina al santo e divino paradiso.
E così sia.
Per Gesù e Maria.
A domani, a domani, a domani, augelletti miei. Io torno, io vengo, io mi poso qui. Dal cielo di Dio scendo in mezzo a voi per dirvi: Vi amo.
Così sia.
La carità, la santità, la benignità sono i doni più grandi che il mio cielo porta con sé ovunque io vada. Per questo vi ho inondati di un velo, di una coltre, di un santo manto, quello di Monte Verde di Villagrazia.
Amen.
Gesù sia sempre con voi.
Gesù e Maria accanto a voi, riposate, felice notte. Io sono sempre con voi a cullarvi nel silenzio delle ore notturne e così sia.
Domani all’alba pensatemi e recitate, insieme all’angelo del risveglio, la solita preghiera: ”L’angelo del Signore annunziò a Maria ed ella concepì per virtù dello Spirito Santo”.
Ave Maria, piena di Grazia ...
Messaggio di Maria Santissima
del Monte Verde di Villagrazia
(26/11/04)
Figlioletti miei adorati, anche stasera, il mio cuore è vostro. Io ve lo porgo in un canestro di fiori. Sono fiori vellutati dall’albero di Maria santissima, che sorge al centro del cielo del paradiso, là dove io siedo Regina.
Voi siete i frugoletti della mia esistenza qui sulla terra. Siete il paradiso sceso dal cielo, perché mi amate, mi proteggete, mi pregate e accogliete questa parola che scende dall’alto senza chiedervi né il perché, né il come. E’ così che Gesù vuole essere amato e come lui anche la Madre sua vuole che l’amore sia spontaneo, senza interrogativi, né elucubrazione psicologiche o anche opzionali.
La Madre è venuta e voi l’avete accolta, le avete creduto, l’avete ascoltata, l’avete pregata ed anche l’attendete ogni giorno, perché ella vi soddisfi il cuore bisognoso di amore e vi lasci questo messaggino di santa e divina bellezza.
Vedete, da qui io guardo tutto quanto il terreno che vi circonda e ci sono moltissimi alberi verdeggianti, molti abeti, vi sono anche fruscii di erbe ed anche nuvole che si accumulano intorno alle cime dei monti. La vostra vallata è una vallata ridente, straordinariamente bella, perché è come una grande gola racchiusa in mezzo al verde. E la piccola Borgata, che sempre ha rispettato, amato e onorato il mio nome come Regina del santo Tabernacolo di Cristo, Maria santissima di tutte le grazie, ecco, il vostro paese è stato per me sempre un luogo di rifugio e anche una Mensa eucaristica particolare, perché ogni sera, dopo l’ascolto dell’Ave Maria, ch’io vengo a recitare insieme a voi, mi pongo, piccola, esile, accanto al tabernacolo per partecipare alla santa Mensa eucaristica.
Vedete, tutte queste cose io ve le dico, perché voi possiate prendere coraggio, perché voi possiate avere nel vostro cuore quella visione che manca ai vostri occhi, ma presto i vostri occhi saranno ricolmi di gioia, perché incontreranno i miei, il vostro viso si rispecchierà nel mio, come il mio nel vostro.
O augelletti miei, piccoli uccellini dei campi fioriti di Sicilia, verdeggianti e ricchi di limoneti e anche di aranceti che splendono dall’alto come tanti fiori arànciolo rosati e anche giallo sènape, perché io li scorgo, sì, sotto il verde fogliame, e sono veramente meravigliosi.
Perché vi lamentate? Di che cosa vi lamentate? Che cosa vi manca? Ditemelo, perché io possa fornire a voi tutto ciò di cui abbisognate.
Ci sono madri addolorate dai figli? Io li libererò.
Ci sono spose rattristate per il comportamento degli sposi? Io li aiuterò.
Ci sono figli che non corrispondono alla bellezza della natura, perché incapaci di potere fornire ai genitori, e anche alla società agreste che vi circonda, le bellezze desiderate? Ebbene, io vi restaurerò.
Sono venuta per potere donare a voi tutta la ricchezza del paradiso ed è per questo che scendo. E’ per questo che mi fermo nella vostra vallata. E’ per questo che attingo forza dalla vostra preghiera, per innalzare al Padre santissimo l’accoglienza che voi ogni sera mi tributate.
Vedete? Il mio canto è la scia di luce che lascio man mano che volo via e vado verso il Padre.
La mia tenerezza è raccolta tutta nelle candide vesti che presto voi vedrete frusciare fra gli alberi della piccola montagna e poi il velo, che copre il mio capo, sarà così grande da potersi diffondere su tutto quanto il territorio che appartiene al vostro paese.
Voi siete gli amici della Sicilia.
Voi siete i carissimi figli del Monte Verde di Maria.
Amate, benedite, accogliete e siate sempre pronti, pronti a rispondere alla chiamata di Cristo, il Re dei re, chiamati ad essere puntualmente figli della divina Misericordia, inoltrate questo canto divino a tutto il paese, tramite la mia immagine. Io ho bisogno di voi come voi avete bisogno di me. Come potrei io farmi conoscere da tutti gli abitanti del luogo, se non ci foste voi, se non ci fosse qualcuno che parlasse, che predicasse al posto mio, se non ci fossero occhi che mi vedessero per potere diffondere la mia visione a tutti gli altri, che sono muti e ciechi? Questo è l’aiuto che vi si chiede, un grande piccolo aiuto, grande se viene visto nella osservanza e nel servizio a Dio e, quindi, alla Chiesa, piccolo perché in fondo il Signore potrebbe suscitare anche dalle pietre uomini e donne pronte ad aiutarlo, ed invece no, chiama voi, solo voi. Vi ha chiamati già da tempo, ma non è conclusa l’opera che egli ha innestato. Voi credete che sia conclusa ed invece no, è appena cominciata. Dovete quindi immagazzinare fortezza, coraggio, posizione esatta e soprattutto accoglienza, accoglienza, accoglienza, accoglienza per i poveri, per i diseredati, per i peccatori, per gli ubriaconi, per i malati, per i perseguitati, i carcerati, per i drogati, insomma per tutti coloro che vengono considerati gli ultimi dalla società attuale. Questi sono i figli amati da Dio. Queste sono le creature tanto desiderate, apprezzate, accolte dal cuore di Dio. Voi forse vorreste allontanarle? E come poi potreste presentarvi dinanzi al suo Trono? No, ve lo raccomando. Siate invece pronti ad accogliere ciò che il Padre vi chiederà e, questo, lo renderà estremamente felice, tanto contento, così come può esserlo un Padre, quando sente che i propri figli gli obbediscono e gli vogliono bene.
Allora, questa sera che facciamo? Continuiamo a parlarci io da qui e voi da lì? Oppure è necessario che io mi appressi ancora un po’ più da vicino a voi? Ecco, forse è meglio così. Per questo, perciò, vi benedico ancora una volta tantissimo, con tanti fiori di tanti colori. Vi accosto il mio seno, perché voi possiate poggiare anche per un istante il vostro capo sopra il mio petto.
Vi amo, vi adoro, perché siete l’emblema del Figlio mio Gesù, e anche la creatura amabilissima voluta dal Padre nella sua straordinaria opera di creazione.
Ora, devo andare. Si fa sera. E’ quasi buio, non tanto perché non ci sia luce quassù, ma perché voi siete attesi dal mio Gesù.
La Madre si allontana lentamente, lasciando una scia di luce dietro alle sue spalle. Ella è veramente, straordinariamente bella e luminosa, ancorata a uno stuolo di angeli, che la portano quasi di peso e la conducono dinanzi a Gesù.
Il tempio di Dio, l’altare del Cuore, la Parola, l’amore.
Gesù è il Signore.