“I nostri desideri, a volte consci altre volte inconsci, determinano comportamenti e scelte ed hanno dunque una stretta correlazione con il nostro destino.
 
                                                                                                  
 
Sapere quello che vogliamo della vita è importante e la vita fa parte del processo d’espressione della nostra identità. Se desideriamo qualcosa con passione e intensità, ci convertiamo nel nostro desiderio; quando amiamo, siamo noi stessi l’amore.”
Siamo molto più di ciò che generalmente pensiamo, siamo creature cosmiche capaci di amare e di creare bellezza
I desideri sono impulsi complessi che hanno come origine l’istinto; essi costituiscono la base della nostra motivazione a vivere.
Oggi l’uomo è angosciato di non poter più guadagnare; si teme di perdere il lavoro; si teme che il futuro porti malattie o tribolazioni; c’è chi è ossessionato dalla paura delle malattie; c’è chi teme di rimanere paralizzato in una carrozzina o su di un letto. C’è la donna che è angosciata che possa capitare qualcosa a suo marito (e hanno cinque figli!); c’è chi è terrorizzato dalla possibilità di perdere il partner.
C’è il timore di una guerra mondiale o di esplosioni atomiche; c’è il mostro del terrorismo islamico; c’è la paura di inondazioni o calamità naturali.
Quando si ascoltano i discorsi della gente si percepisce l’angoscia in frasi del tipo: “Il mondo va sempre peggio; la gente è sempre più cattiva; non ci sono più valori; dove andremo a finire?; la criminalità organizzata è sempre più potente; la globalizzazione ci distruggerà; una volta non era così, ecc”.
L’angoscia paralizza, toglie il fiato, non ti permette di procedere.
Chi ha vissuto o vive gli attacchi di panico conosce bene questa sensazione: ad un certo punto, un po’ all’improvviso, inizi a sudare, le gambe vacillano e hai la sensazione di morire. E’ terribile! L’angoscia è così: ti paralizza, ti toglie il fiato, ti ferma le gambe, ti sembra di morire.
 
Essere angosciati fa parte della vita. Non ci si può sottrarre a quest’esperienza. Questo vuol dire che in certi giorni della vita tutti noi ci sentiremo un po’ angosciati. In fin dei conti il solo fatto di vivere comporta un’angoscia, visto che si muore! Solo lo stolto o il superficiale non sente la bellezza e la meraviglia, ma anche la drammaticità e la tragicità della vita: si muore e si perde tutto. Ma tutto di tutto!
Alcune persone però sono angosciate da tutto, da cose per cui non vale proprio la pena.
Un uomo è caduto in depressione perché il nuovo arrivato lo ha spodestato dal suo banco di lavoro, così lui ha adesso deve passare su di un’altra scrivania e la deve pure condividere con un altro.
Molte persone sono prese da un autentico panico quando si tratta di entrare dentro di sé. Finché c’è da fare, organizzare, fare per gli altri, tutto va bene; ma quando c’è da guardarsi dentro, da mettersi davanti lo specchio, allora sono presi da una paura folle. Sono terrorizzati da sé; hanno la paura di scoprire chissà cosa; hanno il terrore di essere rifiutati se poi emerge qualcosa; hanno la paura di perdere la “bella facciata” che si sono costruiti.