LO SPIRITO DELLE TENEBRE
E’ STATO PRECIPITATO SULLA TERRA
E IN ESSA HA COSTITUITO IL SUO REGNO
POSSEDENDO E TORMENTANDO GLI UOMINI.
Gesù era venuto a parlare al popolo eletto del progetto del Padre di liberare gli uomini dalla schiavitù del peccato.
Certamente ora noi abbiamo la capacità di comprendere il messaggio che ha portato Gesù sulla terra.
“Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali,
sulla via del mare, al di là del Giordano,
Galilea delle genti;
il popolo immerso nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte
una luce si è levata (Mt 4,15-16).
Ecco: Il popolo che sedeva nelle tenebre vide una grande luce.
Cristo si è presentato come luce fra le tenebre per illuminare gli uomini e condurli sulla giusta via dell’incontro con il Padre.
“In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l’hanno accolta” (Gv 1, 1-5).
Gli uomini erano spesso posseduti dallo spirito delle tenebre.
Quando Gesù parlava le folle lo ascoltavano, ma vedevano anche che, molto spesso faceva sentire la sua voce agli spiriti delle tenebre e imponeva loro di andar via.
La sua presenza in mezzo al popolo, a questo punto, non era più gradita, sia alle guide del popolo, sia agli spiriti immondi che possedevano le persone.
Il perché di questa situazione degli uomini, al tempo di Gesù Cristo, lo possiamo comprendere meglio considerando quanto ci dice l’Apocalisse.
“Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli.
Allora udii una gran voce nel cielo che diceva:
Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato
l’accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte.
Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello …
Ma guai a voi, terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi
pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo» (Apoc. 12, 7-12).
Una volta precipitati sulla terra, Lucifero e i suoi angeli ribelli presero possesso della terra e poi anche degli uomini, specialmente coloro che non vivevano secondo i comandamenti.
Gli angeli ribelli conoscevano questo Gesù, avevano notato che la sua presenza preparava la loro fine e, quindi cercavano appoggi negli uomini per potere ostacolare la missione di Gesù. Essi non volevano che Gesù rivelasse la loro presenza. Ma invece, Gesù imponeva loro di andare via, di non tormentare le persone da loro possedute. Per loro, per gli spiriti immondi, si avvicinava la loro fine e, quindi, si ribellavano e spingevano i capi del popolo ad eliminare questa presenza di Gesù.
Dopo tanti tentativi, i capi del popolo, i responsabili della vita del popolo eletto, decisero insieme di eliminare questo Gesù, che era venuto a tormentarli.
Visto i miracoli, che Gesù compiva, la gente si affollava attorno a Gesù fino a rendergli difficoltosa la sua predicazione. Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: “Tu sei il Figlio di Dio”! Lo riconoscevano e lo facevano conoscere involontariamente anche ai presenti.
Gesù, dinanzi a questi interventi degli spiriti impuri,
“imponeva loro severamente di non parlare di chi egli fosse”.
La gente aspettava questo grande momento dell’incontro con il Cristo, sperando guarigioni, liberazioni.
Molti furono guariti, molti furono liberati.
E tutti quelli che venivano liberati lodavano Dio per questi suoi interventi straordinari …