
54. – Intenzioni di preghiera.
Lunedì, 30 Ottobre 1989.
Pregare per.
Oggi devi pregare per coloro che sono abietti dalla società, per i reietti, per i poveri, gli ammalati, i derisi e i calunniati. Inoltre per i poveri peccatori, per i paralitici, per chi ha le stampelle. Inoltre per gli affaticati i nullatenenti, i raminghi, i fuggiaschi, gli assassini, i traditori.
Conducili a Me, al Mio Cuore Sacratissimo, con le preghiere, le azioni e le opere.
Amen.
Ti benedico (ag16).
55. – Suggerimenti per la vita spirituale.
(Lunedì, 30 Ottobre 1989.)
O figlia mia, sono il tuo Gesù che ti parla.
Ascolta, o figlia. La tua preghiera mattutina è a Me giunta e anche quella della sera, nonché il lavoro della lezione a Me dedicato.
Giunga fino a te la Mia soave benedizione. Che si posi sul tuo corpo e ti ingiunga sempre il bene e l’amore e la pace.
Tu non sei chiamata, figliola, che a questo: portare agli altri il Mio Amore e la Mia pace.
Chiunque si toglie da questa funzione, sbaglia e non è da Me.
Da Me sono solo i pacificatori, che coloro che amano e operano il bene, tutto il bene che possono.
* O Gesù, quanto Ti amo!
* Dillo, dillo, o figlia, ripetilo più volte al giorno. Mi rende felice. Mi riempie il Cuore di una felicità piena, immensa, perché Mi ricompensa di quell’Amore che non ho dagli altri, che non ricevo da chi Mi bestemmia, o Mi denìgra.
La superbia, tutta la superbia del mondo non permette all’uomo di elevarsi fino a Me.
ConsentiMi, o figlia, di dirti che oggi ti voglio solo e solamente per Me.
Recita il S. Rosario della Misericordia e non interromperlo per nessun motivo, come altre volte hai fatto.
Il Rosario è una preghiera che non va interrotta, perché è una continua lode ed intercessione per chi prega e per chi si prega. Interromperlo equivale ad interrompere una richiesta che deve essere unita e così condotta fino alla fine.
* Non ho ben capito, Gesù. Perdonami, vuoi spiegarmelo?
Scusi, o Mio Signore.
* Il Rosario è una preghiera di lode e d’intercessione.
Interromperlo significa interrompere questa richiesta, che va, invece, fatta con continuità fino alla fine, perché la continuità non interrotta conduce fino all’adempimento della grazia richiesta. Se invece la si interrompe, bisogna ricominciare daccapo.
Una prece è una (ag17) richiesta, o un rendimento di grazia o una lode. Non va mai interrotta o lasciata a metà, perché poi va ripresa daccapo.
* Grazie, o Mio Gesù. Ho capito. Non sapevo ciò.
Grazie, o Mio Redentore e Mio tutto. Grazie.
Perdona per tutte le preghiere che ho interrotte e recitate male!
Aiutami a non sbagliare più.
Amen. Amen.
* AMEN.
Amen, o figlia mia.
AMEN significa “così sia” e conclude ogni preghiera.
Coll’Amen si intende “ascolta la richiesta”, mentre da parte del richiedente si intende sottolineare ancora più intensamente cosa si è richiesto.
* Grazie, o Mio Gesù.
Grazie! Quanta grazia rende in me
* dal Mio Signore.
A che debbo tutto questo, se non al Tuo divino, immenso Amore per tutte le creature?
* Sì, lo hai detto, finalmente. Lo hai bene inteso: l’immenso amore verso tutti e tutto. Io sono l’Amore come il Padre Mio, che è nei cieli...
Non piangere.
* Piango, o Mio Signore, per tutto il male che ho fatto, per non avere amato, per la mia incapacità di amare, o Mio Dio.
Insegnami tu.
* Non temere. L’alunno non sarà meno del Maestro. Io sono il tuo Maestro. SeguiMi e vedrai.
Comportati verso tutti e verso tutto come se fossero il Tuo Gesù; Gesù che passa, Gesù che parla, Gesù che canta, Gesù che guida, Gesù che gioca, Gesù che ti incontra, Gesù che chiacchiera, Gesù che molesta (quando tu sei in classe). Come faresti con il Tuo Gesù?
Cosa diresti al Tuo Gesù? Lo riprenderesti? Certo. Ma come? Con garbo, con dolcezza, con amore!
Ecco, così Io voglio che tu tratti con gli altri, con i ragazzi, con i grandi, con gli amici, con i nemici, con chi ti ama e con chi ti odia, con chi ti capisce e con chi no, con chi ti nuoce, con chi ti apprezza (ag18) e con chi ti denigra.
Ora tu lo sai. Perciò agisci.
* O Gesù, imprimimi con il Tuo dito queste parole, profondamente, il più profondamente possibile nel mio cuore, perché io non le dimentichi più.
Che posso fare per Te, o Gesù?
Chiedimi ciò che Tu vuoi. Non te lo dico io, perché potrei sbagliare. Sii Tu stesso, perché sai ciò che posso e ciò che non posso.
* Figlia mia, dolce e amata. Tu non devi darMi altro che te stessa, tutta te stessa, nel cuore, nei pensieri, nelle azioni, fin’anche nel tuo respiro. Devi essere sempre presente a te stessa per donarti a Me, attimo per attimo.
Quanto alla sofferenza, no! Questo no! Non è arrivato il momento. Salirai sulla croce con Me, quando Io stesso te lo dirò, perché riterrò sia venuto il momento. Per adesso no!
Devi pregare, pregare di più, anche con qualche semplice giaculatoria.
RicordaMi sempre in te.
Sappi, o figlia, che ti amo e ti attendo sempre. Il Mio Cuore è tuo e per i fratelli.
* Gesù, scriviMi sempre, fino a stancarmi.
* Sì, o figlia, ma adesso hai da scrivere per la scuola. Ti benedico.
Amen.
Gesù (ag19).
……………
56. – Le Giaculatorie.
(Lunedì, 30 ottobre 1989.)
* Signore, puoi dettarmi qualche giaculatoria a Te più gradita?
* Certo, o figlia. Scrivi:
01. O Gesù, Mio amato Giglio, venga a me il Tuo Consiglio.
02. O Gesù, Mio Salvatore, aggiungi al Mio il Tuo bel Cuore.
03. O Gesù, Gaudio eterno, sii in me in eterno.
04. O Gesù, Mia fonte viva, scorre su Me, di Te giuliva.
05. Col Padre e il Figlio, a Te, o Gesù, Mio giusto Consiglio.
06. O Redentore Mio e Mio Signore, dai a me il Tuo dolce Amore.
07. O acqua viva del Mio Gesù, sana il mio male che non c’è più.
08. O Gesù, Mia perenne allegrezza, salva la mia amarezza.
09. Con Te, o Gesù, Mia Custodia e via, sia perenne la mia vita.
10. A Te, o Gesù, io offro il cuore e l’anima mia.
11. Sei Tu il Mio Redentore, salva l’anima mia, o Mio Signore (ag19).
12. Perché dal ciel io sia chiamata da Te, o Cristo, io sia beata.
13. Non chiudermi il cuore, o Mio Gesù, ma all’amore aprilo Tu.
14. Suggello eterno al mio cuore, sii Tu, o Mio dolce Sposo, o Mio Gesù.
15. Con Te, per Te e in Te, o Mio Gesù, sempre e ovunque.
16. Nel mio cuore sempre sfavilli, la Tua Parola, o Mio Signore.
17. Niun peccatore a Te è ingrato, o Mio Signore, dal cielo a noi donato.
18. Chiunque a Te si dona, in Te e per Te di cielo si incorona.
19. Quanto sei grande, o Mio Signore, tanto nel mio cuore sia per Te l’amore.
20. Dolce e amabile, o Mio Gesù, deh! da me non partir mai più.
21. Chiunque a Te, o Mio Signore, si appiglia, in niun timore casca.
22. Dolce sei e grande, o Mio Signore, niuno a Te si eguaglia, o Mio Salvatore.
* Grazie, Signore. Amen.
* Amen, o figlia.
Ti benedico (ag20).