OBBEDIRE E’ MOLTO IMPORTANTE.

AMARE TUTTI SENZA ALCUNA ECCEZIONE.

                                                                                       

 

 

6 aprile 1990, ore 10.20.

 

1 Indicazioni.

 

Sì, io, Gesù di misericordia, a te, o sorellina.

Ti benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

 

La pace sia con te, o figlia mia diletta.

 

Io, Gesù di Misericordia a te, o diletta mia, non temere.

Io sono conte te, in te e presso di te.

Ho ascoltato la tua preghiera che il tuo angelo ha condotto sino a me, il tuo messaggero di luce, il tuo divino compagno.

Non temere, o figlia mia diletta, perché la tua richiesta è stata accolta: Scioglierò il tuo cuore, indurito da questi giorni di prova. Fortificherò le tue fragili membra e mi glorificherai.

Amen.

 

 

Io, Gesù, ti ordino, o figlia mia regale, di amare tutti senza alcuna eccezione, buoni e meno buoni, i superbi e gli arroganti come pecorelle, le pecorelle del mio pascolo.

In te non ci sia differenza alcuna, ma tutti ama di un amore uguale e celeste.

 

La richiesta grazia … è stata accolta, ma passerà del tempo perché si verifichi la liberazione di questa famiglia. E il tempo è determinato dal tuo intervento, dalle tue preghiere e dai tuoi sacrifici.

 

Devi digiunare fino alle ore otto.

Puoi mangiare tornando dalla Messa.

La notte devi pregare almeno per un’ora. Scegli tu quando.

Prostrata davanti la S. Immagine tu mi chiederai la grazia. Io ti guiderò con la locuzione.

Non temere, perché io ti darò la forza.

 

Domani, sabato, riceverai la locuzione del Padre e domenica potrai leggerla a chi verrà, sempre col permesso del Padre, il quale vorrà vedere la locuzione.

Se farai in tempo, potrai mostrargliela sabato stesso, se no domenica.

 

In questi giorni sosterrà accanto a te l’Arcangelo Michele in devoto atteggiamento di difesa e di aiuto, perché si preparano giorni difficili, quelli della Passione, durante i quali ti sarà richiesto sacrificio ed orazione.

 

Dovrai digiunare prima per un giorno intero, poi (per tre) dal venerdì alla domenica di Pasqua.

Il cibo a te concesso sarà solo acqua e un po’ di pane.

Questo digiuno ti sarà chiesto per tutti i giorni della settimana santa, dal lunedì alla domenica.

Potrai mangiare solo la sera un po’ di acqua e di pane, tranne il venerdì santo, giorno in cui dovrai digiunare fino alla domenica con ingestione solo di qualche bevanda, come latte o brodo solo la sera e ai pasti principali.

Dovrai pregare la notte del giovedì e del venerdì santo, alzandoti e rimanendo in mia compagnia almeno per un’ora.

Il tuo digiuno e la tua preghiera serviranno al tuo cuore addolorato per recargli un po’ di sollievo e per recare un po’ di (f. 2) pace all’umanità sofferente.

 

Il giorno di Pasqua potrai essere libera di trascorrerla con chi vuoi, con i tuoi, così il lunedì dell’angelo, ma il martedì dovrai di nuovo obbedirmi.

 

Obbedire alle mie regole è importante, perché oltre a rendere a Gesù il tuo servizio con precisione e amore, serve a te, o figlia mia, a maturare nella fede e nelle opere dello Spirito.

Così come sei non va! Devi rispettare maggiormente l’obbedienza nei digiuni, nelle astinenze e nelle parole, cioé nelle orazioni.

 

La mattina alzati alle ore sei e fai un’ora di preghiera.

Poi, a scuola. Quando torni servi tuo figlio.

Alle tre ti aspetto davanti alla mia immagine. Prega fino quasi alle cinque.

Poi vai in chiesa intorno alle ore sei, recita i vespri, il S. Rosario e partecipa alla S. Cena.

Tornata a casa, pranza con tuo figlio. Aiutalo e poi, se puoi prega il santo Rosario a Dio Padre. Prega perché durante la notte ti sia concessa almeno un’ora di preghiera, per il momento per la grazia …, poi per altro.

Quando lavori prega, dicendo: «Mio Dio, ti amo. Gesù, ti adoro. Sono con te!».

Offrimi tutto ciò che fai, qualsiasi cosa.

Le intenzioni sarò io stesso a suggerirtele.

 

Sii gentile ed amabile con tutti, specialmente con chi ti ha tradita, perché questo è stato fatto e da chi tu meno te lo aspettavi.

La loro preghiera non sia da te richiesta, ma se offerta, non rifiutarla.

Ti faranno ancora del male, ma tu non paventarlo! Io sono con te, sempre!

 

Il male sarà provocato dall’intervento del Padre che ti chiederà di sintetizzare le locuzioni in brevi versetti, tipo Vangelo.

La tua risposta sia negativa, perché la locuzione che a te è stata data è un dono da utilizzare nella comunità per il suo bene e per la sua crescita.

Qualsiasi parola non potrà mai sostituirsi alle mie.

Perciò, o figlia, devi solo dire che ti rifiuti a meno che non sia Dio a richiedertelo.

Puoi solo obbedire al Padre, però stando zitta, ma rifiutati di sintetizzare le mie locuzioni. Esse vanno dette così come da me ti sono ispirate, perché gli uomini sappiano della mia presenza viva e palpitante in mezzo a loro.

Prega intanto perché lo Spirito Santo intervenga …

Le altre locuzioni presentate a te sono diverse dalle tue. Quelle sì, vanno controllate, perché non sempre provengono da me, le tue no! No! Ho bisogno che tu (f. 2) preghi, o figlia, che tu ti sacrifichi, che tu digiuni, che tu ti mortifichi, perché gli uomini comprendano il loro bene, il vero bene.

Amen.

……………

Ora basta. Devi cambiare aula.

Se vuoi, possiamo riprendere là. Ho da dirti dell’altro, figlia.

Soltanto tu, o figlia, mi credi. Tutti gli altri hanno sempre delle incertezze e qualche dubbio.

Stai lontano da loro (quelli del cenacolo di Gesù di misericordia), nel senso però che tu devi amarli, ma rimanere a loro estranea.

 

Per quanto riguarda la fede, la speranza e la carità, quest’ultima, o figlia, non è mai troppa. Sii sempre amabile con gli altri, specie con chi non ti sopporta e non ti crede. E abbi fede solo in me, che sono il tuo Dio, l’unico tuo Dio, che ti ama e ti protegge.

 

Maria, perora, è in pena a causa dell’uomo che le sta accanto. Essa sarà guarita fisicamente, ma non psicologicamente. Anche di questo guarirà e sarà salva per sempre. Prega per lei.

 

L’altro sta ancora male a causa della sua malattia. Egli non si decide a pentirsi. Necessita per lui ancora qualche altra preghiera. La sua malattia è ferma.

No! No! No! Io lo guarirò, ma dovrà rimettersi a me. …