VARIE FORME DI DIGIUNO.

 

DIGIUNO NON CAPITO E NON CONSIDERATO DAGLI UOMINI DI CHIESA.

 

                                                                  

 

 

 Io, Gesù di Misericordia, scendo in mezzo a voi come tutti gli altri giorni per santificarvi e per benedirvi.

 Io, Gesù, vengo dal Padre e porto a voi l’amore, la pace e la sua benedizione. Perciò, o colombe mie, tenere e meravigliosa, io vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. E vi dò la pace, la pace che viene dal cielo, che viene perché è impregnata di mille soavità e di mille dolcezze, una pace meravigliosa e straordinaria perché è imbevuta dell’amore del Padre.

 Amen.

Io, Gesù di Misericordia, oggi vengo in mezzo a voi, per dirvi, o colombe mie predilette: Voi siete il mio conforto, il mio aiuto, il mio sostegno. 

 

 

 Consiglio ricevuto: non digiunare e non fare penitenza.

 Tu che parli, o sorella, ti benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen, e ti dico: Grazie per ciò che hai detto poc’anzi al sacerdote che hai incontrato (RPAL).

 Egli non ti crede. Tu lo hai potuto ben capire. Si rimette però solo alla volontà degli uomini. Infatti ha detto: E’ difficile scrutare ciò che viene dalla mente umana. In lui perciò non c’è convincimento assolutamente, neanche il sospetto che ci possa essere in te un intervento divino. Ed invece è tale.

 

Ti incita anche a non digiunare e a non fare penitenza come se questo fosse qualcosa di terribile a cui tu debba rinunciare per amore del figlio. Ma tu sai, o diletta mia, che il digiuno a te non è stato mai gravoso, né per conseguenze fisiche, né per conseguenze spirituali. Tu sai, o diletta mia, che le penitenze a te richieste sono state delle penitenze soavi, poiché a te non è mai mancato il conforto, il sostegno, l’aiuto e la benedizione del tuo Gesù.

 Perciò, o diletta mia, non temere. Taccia la tua bocca e si chiudano le tue orecchie di fronte a discorsi e a interpretazioni del tutto umane e ciò che dispiace è che provengano da santi e benedetti sacerdoti, ma non tutto a tutti è dato comprendere. Ora non tutti sanno il piano di Dio su di te. Non sanno tutti ciò che tu hai offerto a Dio e perciò ognuno di essi medita, pensa e trae conseguenze che sono completamente all’opposto del reale.

 Tu, o diletta mia, prosegui nella strada a te tracciata da Dio.

 

 Digiuno per i peccatori.

 Il digiuno che ti ho chiesto è di particolare importanza, anzi di eccezionale importanza per le anime dei poveri peccatori, per le anime dei defunti, per tutti coloro che attendono salvezza e liberazione.

 Non sei capace tu di sacrificarti, o sorellina mia, per il tuo Gesù che in questi giorni è particolarmente dispensatore di grazie e di benedizione? E forse tu non sai ciò che Gesù ha compiuto sulla croce per te e per tutti i tuoi fratelli e le tue sorelle?

Hai giusto risposto al Padre, quando gli hai detto che è ben poca cosa la tua sofferenza di fronte a ciò che invece Gesù ha subito per tutti noi.

 Ma essi non ascoltano, essi non odono, essi non sentono. Eppure sono anime che si sono dedicate interamente al mio servizio ma, in una maniera del tutto diversa da quella che io chiedo a te, o figlia mia diletta.

La loro devozione è una devozione dentro la Chiesa e con la Chiesa, così come la chiedono a te, però piuttosto formale, piuttosto esteriore, anche se sono delle anime buone, delle creature benevoli, delle persone molto sante.

 Perciò, o sorellina, non esitare, non dubitare, come in parte già hai fatto, ma prosegui e vai avanti. Anzi non parlare più di nulla con nessuno. Se ti viene chiesto qualcosa, rispondi in maniera molto succinta e sii molto, ma molto generosa nei giudizi nei riguardi degli altri, perché gli altri a me sono cari quanto lo sei tu (e qui casca l’asino).

 

O sorellina, perciò ti invito, se puoi, di confessarti … di qualche peccato di giudizio

... domani, che c’è la liturgia penitenziale comunitaria, e ti sia concesso. Però cerca di confessarti ...

 

 Oggi mi hai chiesto un segno perché gli altri credano, … e ti ho risposto.

 Il segno l’avrà e sarà quello che io ho deciso che egli abbia. E sarà il suo ritorno qui …, proprio quando lui meno se l’aspetta. Ricorderà allora che ciò gli aveva promesso Gesù di Misericordia, tramite le tue parole.

 

 Per quanto riguarda la sorella che sta male, … puoi andarla a visitare quando vuoi, preferibilmente domani, insieme a qualcuna che possa affiancarti nella preghiera, perché tu sai che quando due o tre pregano io sono in mezzo a loro. E quando due o più persone mi chiedono una grazia, allora il mio cuore è ancora più contento, ancora più felice di potere concedere la grazia che già a voi io ho promesso.

 

36. –  Intercessioni.

Oggi, o figlia mia diletta, ti chiedo di pregare per tutti coloro che soffrono come Maria nello spirito a causa di abbandono da parte di persone nelle quali essi fidavano.

 Prega perché queste creature possano scoprire che il vero, il grande ed unico bene è soltanto in Dio.

 Amen.

 Dedica per queste persone il Rosario della santa Misericordia, delle divine Piaghe e della divina Graticola (?), la coroncina della divina Misericordia. Anche in chiesa offriti tu per loro e poi prega per loro durante il ringraziamento della santa e divina Comunione.

 Quando riprenderanno le locuzioni.

 Mi chiedi, o sorellina, insistentemente al punto da distrarti, quando riprenderanno le locuzioni con le catechesi?

 Presto figlia cara. Lo so perché me lo chiedi. Me lo chiedi per le sorelle che chiedono di potere ascoltare.

 Lo so, o sorellina, e ti prometto che al più presto esse riprenderanno. Ti avvertirò perché tu possa avvertirle e tu possa fare sapere loro che la catechesi riprenderà quanto prima, perché Gesù di Misericordia pensa a tutti voi, perché è con voi e siede in mezzo a voi.

 Ora, o sorellina cara, riprendi la preghiera interrotta e conducila innanzi al trono del Padre, insieme alla tua sorellina che ti sta accanto e che io benedico in modo particolare nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

 Amen.

 Dopo la preghiera noi ci risentiremo per la locuzione della seconda parte, durante la quale darò a voi particolari spiegazioni.

 

Amen.

 

Io, Gesù di Misericordia, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

 

Amen.

 37. - DOPO LA PREGHIERA.

 

 Io, Gesù di Misericordia, ritorno in mezzo a voi e vi dico: grazie, o benedette figlie mie, della preghiera così devota e bella che voi avete innalzato dal profondo del vostro cuore come supremo anelito verso il Padre.

 L’angelo della preghiera è sceso più di una volta in mezzo a voi a raccogliere le vostre suppliche e ad innalzarle al Padre.

 Ora, io, Gesù di Misericordia, sono di nuovo in mezzo a voi nel senso che vengo incontro a voi, sto vicino a voi, vi accarezzo e vi tocco là dove necessita la vostra guarigione e la vostra

  

38. - DURANTE LA SETTIMANA SANTA.

 Ora io, Gesù, vi dico: Ascoltate, o dilette mie.

 Questa è la settimana della mia passione, morte e risurrezione.

 Durante questa settimana è necessario che voi manteniate un contegno molto riservato, che vi incontriate con quanto meno persone possibili, che voi osserviate quindi una regola di vita molto austera.

 La mattina alzatevi per tempo e recitate dinanzi alla mia venerabile immagine le preghiere del mattino concluse dalle Lodi.

 A mezzogiorno rispettate la preghiera del mezzogiorno con l’Angelus e l’Ora Media.

 Al tempo dell’ora serale reciterete insieme a me le preghiere di intercessione rivolte, tramite Gesù di Misericordia, al Padre. Poi andrete in chiesa a partecipare alle varie funzioni, così domani alla Liturgia Penitenziale comunitaria. …

 ... La sera tornando a casa potete mangiare, consumare cioé il solo pasto della giornata, mangiando del pane senza niente, così berrete un poco di acqua con un po’ di limone, così come la sorella mia ha richiesto più di una volta.

 Digiuno totale.

 Poi nel giorno in cui adesso vi dirò, cioè il venerdì, il sabato, fate il digiuno totale, astenendovi anche dal pane e prendendo qualche tazza di latte o di brodo caldo, mentre nel giorno della mia Risurrezione, cioé la Domenica, siete libere di pranzare e di fare festa, insieme ai vostri familiari, ai vostri parenti e ai vostri amici.

 

 Digiuno del pensiero e della volontà.

 

 Durante questo periodo dovete digiunare anche nel pensiero e nella volontà.

 

 Oggi la sorella ha chiesto a RPAL in che cosa consiste il digiuno del pensiero.

 

Il padre non ha saputo rispondere, ma adesso per lui rispondo io.

 Digiunare col pensiero significa che dovete allontanare da voi qualsiasi altro pensiero che non sia quello di Gesù, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, possibilmente il pensiero sia rivolto sempre a Gesù di Misericordia, a questo quadro che voi avete come riferimento tangibile e immediato.

 Per quanto riguarda poi il digiuno della volontà, significa fare ciò che gli altri vi dicono, cioé eseguire quello che gli altri vi chiedono, anche qualcosa che per voi non è particolarmente gradita, sempre che rientrino nella volontà di Dio, cioé non sia di offesa ai suoi comandamenti.

 Per quanto riguarda poi il digiuno da qualsiasi divertimento, io ho pregato la sorella anche di astenersi dalla televisione, a meno che non ci siano dei brani che rievochino la vita di qualche santo oppure la mia morte e risurrezione.

 Ritornerò con le locuzioni e catechesi.

 Ed ora sappiate anche questo che presto io tornerò in mezzo a voi con le locuzioni delle catechesi e queste verranno tenute da Gesù di Misericordia, come già sapete, alle ore tre del pomeriggio, però non alle tre legali, ma alle tre solari, cioé alle ore quattro.

Perciò potete cominciare a invitare le persone che di solito venivano, perché possano partecipare a queste locuzioni, durante le quali io darò delle precise e particolari disposizioni.