Omelie a cura di Don Marco Pedron

The Gospel of the Sunday homily, followed by.
 

 

 

Domenica 12 febbraio 2023

Dal vangelo secondo Matteo 5, 17-37

5,17Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. 18In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. 19Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

20Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

21Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. 22Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.

23Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, 24lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

25Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. 26In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!

27Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. 28Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.

29Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. 30E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.

31Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. 32Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

33Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. 34Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, 35né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. 36Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. 37Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno.

Parola del Signore

 

Domenica scorsa abbiamo sentito l’annuncio meraviglioso di Gesù: “Voi siete il sale della terra e la luce del mondo quando, ogni volta che, vivete le beatitudini. Ogni volta che voi vivete condividendo (beati i poveri in spirito), ogni volta che voi vivete afflitti (cioè percependo l’emozione e la commozione), ogni volta che voi siete miti (cioè che vivete nella giustizia e non nell’ingiustizia), ogni volta che voi siete misericordiosi (perdono, tenerezza), voi siete sale e luce.

Uno si aspetta che dopo un annuncio così la gente sia meravigliata, sorpresa, che veramente accolga Gesù: “Ma che bello! Questo sì che è vivere! Che parole strepitose!”. Cosa si può dire di più grande, di più meraviglioso? Eppure! Eppure non fu così.

L’annuncio della nuova alleanza tra Dio e il suo popolo non è stato bene accolto. Perché? Loro si aspettavano un Messia forte, potente, che si sarebbe manifestato con splendore, dove Israele si sarebbe impossessata delle ricchezze delle nazioni pagane e le avrebbe dominate. Quando arriva Gesù e dice: “Il Messia è chi perdona… chi sa provare commozione…, chi è giusto, chi è sensibile, chi condivide”, beh questo non è certamente né quello che volevano né quello che si aspettavano. Per questo non accettano Gesù. Per questo Gesù dice queste parole che sentiamo nel vangelo di oggi.

 

17 NON CREDIATE CHE IO SIA VENUTO AD ABOLIRE LA LEGGE O I PROFETI; NON SONO VENUTO AD ABOLIRE, MA A DARE PIENO COMPIMENTO.

ABOLIRE=Gesù qui non usa il verbo “abolire” che si può adoperare per una legge ma “abbattere, demolire (katalio)” che si adopera per un edificio.

LA LEGGE E I PROFETI= è un modo per dire l’Antico Testamento.

DARE COMPIMENTO=pleroo, dare pienezza a qualcosa che non ce l’aveva, che era mancante.

Quindi Gesù dice: “Quella costruzione del regno che ha attraversato tutta la Legge dei Profeti, io non sono venuto a demolirla ma a darle pieno compimento, ma non come voi pensate, ma come vi dico io: non l’accumulo delle ricchezze ma la pratica della condivisione; non attraverso il dominio degli altri ma attraverso il servizio; e soprattutto non per un popolo ma per tutta l’umanità”.

Cosa dice Gesù? Dice: “Quando voi mi ascoltate voi dite: “Gesù abbatte, elimina, quello che i nostri Padri ci hanno detto?”, e questo vi dà grande angoscia e sconcerto. Ma non è così! Io non solo non elimino, ma do il vero senso a quello che i vostri Padri hanno detto”.

Quindi Gesù svela il vero (=profondo) significato dell’A.T.: ecco il compimento!

Facciamo un esempio. Una donna racconta: “Sai, ho fatto un sogno in cui ho sognato che c’era una mamma che aveva una bambina ma non riusciva ad allattarla, non riusciva a prendersene cura. Era una mamma fredda”, e poi si mette a ridere e commenta: “Che sogno strano! Anche perché io sono stata allattata per un sacco di tempo. Però mi sono svegliata triste, non so perché. Avrò mangiato qualcosa ieri sera…”. Cosa vuol dire dare compimento? Vuol dire trovare il senso profondo di ciò che accade. Quando quella donna comprende che quella madre è lei che non riesce ad alimentare, nutrire, la sua bambina, la sua parte piccola, creativa, perché si impedisce di ricevere amore e calore, perché è troppo giudicante e severa con sé (come d’altronde ha imparato) allora il sogno ha trovato compimento: “E’ proprio così! Sono proprio io!”.

 

Che cosa faceva imbestialire Gesù? Che i religiosi del tempo erano fedeli alle legge ma non al cuore.

In che senso Gesù dà compimento? La giustizia (=fedeltà) della Legge è una fedeltà letterale, è un’osservanza letterale delle parole e dei testi sacri: “C’è scritto così? Io faccio così!”. C’è scritto che se uno lavora di sabato dev’essere ucciso perché il sabato è il giorno di Dio? Io lo faccio! Ma con Gesù il rapporto con Dio non si baserà sulla regola: “Così è scritto e così si fa!”, ma sullo spirito, su ciò che il tuo cuore dice (coscienza).

Quante volte Gesù si scaglierà contro il precetto del sabato: “Ma voi non avete un cuore? Ma voi non sentite? Voi non avete umanità?”. E la risposta di Gesù era: “No!”. E questo perché conoscevano il Dio dell’A.T. e non il Dio di Gesù, Abba=Padre: “Se conosceste il Padre non potreste fare tutto questo”. Rm 7,6: “Siamo stati liberati dalla legge, essendo morti a ciò che ci teneva prigionieri, per servire nel regime nuovo dello Spirito e non nel regime vecchio della lettera”.