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Così per amore ....
La vita è talmente meravigliosa che sciuparla è un peccato perciò: non perderti in chi vuole vederti disperato, non ascoltare chi ti vuole togliere ogni speranza. Non dare retta agli sfiduciati, ai duri di cuore, a chi vuole renderti senz'anima.
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Sembra quasi mi fossi insabbiato sulla “Vita”, il Vangelo è pieno di frasi di vita, ciò che mi dà tristezza è che purtroppo tante persone, di cui parecchi giovani, non leggono mai un passo del Vangelo, non usufruiscono delle letture donate da persone preparate, il risultato lo vediamo in giro su quello che si scrive o si pensa. C’è tanta sofferenza!

Ecco cosa accade quando non ci si sviluppa dentro: si muore fuori. I nostri figli muoiono per le strade o in discoteca non per l’alta velocità o l’eccessivo uso di droghe (quello è solo il mezzo; se non c’è questo ce ne sarà un altro), ma muoiono perché noi adulti non siamo stati in grado di passare, di sviluppare la nostra parte divina e di far pulsare il nostro cuore.
Abbiamo costruito fuori ma non dentro e questo non può portare che al vuoto, alla morte. L’unico invito di Gesù è questo: “Vivi!”. Certo non si improvvisa, non cade dal cielo, c’è un agnello interiore da sacrificare, è faticoso, a volte lacerante, ma se compi il tuo cammino poi puoi passare e andare verso la terra della libertà. Puoi vivere per davvero. Perché il segreto della vita (il segreto di Pasqua) è che la vita è più forte.
Abbiamo costruito fuori ma non dentro e questo non può portare che al vuoto, alla morte. L’unico invito di Gesù è questo: “Vivi!”. Certo non si improvvisa, non cade dal cielo, c’è un agnello interiore da sacrificare, è faticoso, a volte lacerante, ma se compi il tuo cammino poi puoi passare e andare verso la terra della libertà. Puoi vivere per davvero. Perché il segreto della vita (il segreto di Pasqua) è che la vita è più forte.
Tony de Mello, in un suo libro così scrive: Come risolvere l’insoddisfazione della propria vita? Quando ci si sente insoddisfatti della propria vita, si cerca una via d’uscita. Come trovare la felicità, la pace e l’amore, o come aiutare qualcuno ad essere felice? Non c’è bisogno di un manuale, di scritture o di altro; e neppure un guru o di rituali primitivi. Bastano i cinque sensi. Il corpo e il proprio mondo interiore: ecco ciò che serve. In essi si trova tutto ciò che è necessario , insieme con le capacità che Dio ci ha dato. La nostra vita è così insoddisfatta?! Senza pace, senza piacere, costellata di preoccupazioni e di sofferenze. Se non ci fosse la sofferenza, ci sarebbe l’amore. La sofferenza vi impedisce di amare ininterrottamente.
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Vita … parola che colora le sfumature della terra e dell’ universo. Vita ….. così soltanto si potrà ascoltare il Tuo canto in ogni cuore.
Dirai: dov’è il mio sole, che può ridare alla mia vita amore? Dovrai con le Sue parole, ridare le speranze a questo tuo cuore.
Assieme, per scavare le radici dell’anima, assieme come fiume limpido. A Te Signore offro i miei silenzi, le mie parole, in Te ristoro la mia sete, a Te affido le mie mani perché mi conduca oltre l’altrove del tempo.

Il diluvio è l'incoscienza totale:
a volte quando vivi, neppure ti rendi conto di ciò che sei, di ciò che hai dentro, delle conseguenze di ciò che fai e dici, su di te e sugli altri, c'è l'inconsapevolezza. Il diluvio in tutte le culture è simbolo dell'inconscio, dell'indifferenziato: perché l'acqua del diluvio copre tutto e sembra che non ci sia nulla sotto. Quando, però, l'acqua si ritira allora scopri un mondo nascosto sotto. Quando tu vivi nell'incoscienza sei così: vivi ma rimani sempre sopra, in superficie, e neppure sai cosa tu hai dentro, le meraviglie, le tensioni, i desideri, i bisogni, le pulsioni, lo stupore e la Vita che c'è dentro di te. Chiami vita qualcosa che non è vita, è vivacchiare.
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Solo Dio può e sa guardare nel segreto di noi stessi, dove neanche noi a volte arriviamo, perché siamo un mistero a noi stessi. Gesù si rivolge con tono eloquente, più che mai, si rivolge a color che lo stanno seguendo, al gruppo dei discepoli e addita loro il comportamento dei farisei:li invita a non imitarli. E su che si basa Gesù? Su due cose: la non autenticità della vita e la gloria del mondo.

Gesù dice 3 cose fondamentali basandosi sui pilastri della fede ebraica: la preghiera, la carità, il digiuno.
Tre pilastri della nostra fede ancora oggi. Ma Gesù li riempie di senso, dicendo che questi 3 pilastri devono esser autentici. Pregare, cioè avere un rapporto con Dio vero, autentico e non di facciata, apparenza....vivere l'amore, la carità in maniera autentica e non di facciata, per farsi vedere, la rinuncia di sè autentica e non di facciata...
A Gesù non interessa la nostra apparenza, quello che facciamo per attirarci il plauso degli altri (la gloria) ma Egli guarda nel segreto del nostro cuore per vedere quali sono le motivazioni vere che ci spingono ad agire.
Vedere nel segreto è una prerogativa di Dio. Noi vediamo le apparenze. E' molto consolante questa pagina soprattutto quando ci sentiamo giudicati dagli altri per quello che si "vede" di noi o che si vuol vedere di noi, magari da un occhio anche accecato da invidia...
E' una pagina che ci ammonisce sul nostro modo di guardare gli altri....e quindi di giudicarli perché non sappiamo cosa c'è nel segreto del loro cuore....
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