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                                                     Così per amore .... 

                                                                                         

La vita è talmente meravigliosa  che sciuparla  è un peccato perciò:  non perderti in chi vuole vederti disperato,  non ascoltare chi ti vuole togliere ogni speranza. Non dare retta agli sfiduciati, ai duri di cuore, a chi vuole renderti senz'anima.

                            
Di giorno le stelle non si vedono ma non per questo non ci sono.
Il tuo cuore è pieno di stelle ... anche se tu non le vedi.
Miracolo non è credere a ciò che si vede;
miracolo è osare confidare in ciò che non si vede.
 
 
 “Fai vivere lo Spirito che è in te secondo la tua forma”.
Spirito è diversità: come la luce. La stessa luce prende colori diversi a seconda di dove si posa.
                                                                   
 
                                                               
Dio in te ha una forma unica. La mia missione è nient’altro che far vivere, secondo la sua forma (e non quella che vorrei io o che vorrebbe chi mi è vicino) il Dio che è in me.
E’ l’insieme delle voci che crea un coro. E’ l’insieme dei colori che crea la bellezza della natura e di ogni cosa. Se ci fosse un unico colore… che tristezza! E’ l’insieme delle note che permette la melodia. Ci sono tanti modi per fare, per vivere, per esprimere la stessa cosa. Ce n’è uno di migliore? No, ognuno è diverso. Ci sono tanti modi per essere genitore, prete, uomo, donna, ecc.: non ce n’è uno di migliore. Tutti sono buoni se ciascuno realizza ed esprime il proprio spirito. Vivi il tuo spirito e io vivrò il mio.

                                                           

“Ti metto addosso dei vestiti, delle maschere, dei ruoli, che tu non sei e ti vedo non per quello che sei ma per quello che io ti ho messo addosso”.

La proiezione è così: vede quello che vuol vedere. Poi quando si scopre che l’altro non è così, si rimane delusi: “Non sei come pensavo!”. No, non lo è, ma non lo è mai stato. Eri tu che vedevi quello che non c’era. La proiezione ci impedisce di vedere l’altro per quello che è, ci impedisce di amarlo. Lo amiamo, infatti, non per quello che lui è (la realtà), ma per quello che noi vogliamo che sia.

Tu hai la tua idea di capo, amico: ne arriva uno nuovo. Proietti la tua idea su di lui: non è come te, come tu vorresti, come tu pensavi e rimani deluso. Allora dici: “Non mi piaci!”, che vuol dire: “Non sei come ti volevo, secondo i miei schemi”. E lo rifiuti. Anzi dopo un po’ gli dici: “Mi hai deluso”. No, non ti ha deluso lui, è che tu ti eri illuso e avevi visto in lui cose che non c’erano ma che volevi vedere.

Per incontrarsi non si deve essere sopra gli altri, se ci si incontra dobbiamo farlo sullo stesso piano, alla pari. Non uno più su e uno più giù: alla pari. L'unico livello uguale per tutti gli uomini è appunto l'umanità.


 

A quante persone bisogna dire: "Scendi!". "Ma non vedi che ti atteggi come fossi Dio? Ma non vedi che sei sempre superiore a tutti? Non vedi che non ti apri mai? Non vedi che non ti mostri mai veramente per ciò che sei?". Con molte persone a volte si parla a livelli diversi. Non c'è verso di parlare da uomo a uomo, si mettono su un altro piano rispetto a te: ti devono sempre insegnare; ti devono sempre dire cosa fare; ti fanno sempre pesare il ruolo; ti devono mostrare la loro saggezza; ti fanno capire che sanno più di te e che li devi ascoltare; non scendono mai al tuo livello; sono superiori a certe cose e a certi discorsi.