Tendiamo molto spesso a ricavarci un posto dove nasconderci dal mondo, dalla storia, dalle responsabilità, dal dolore, da quello che accade fuori. La paura, molto spesso, è la vera direttrice della nostra vita. Le nostre scelte, i nostri cammini, le nostre decisioni sono davvero dettate dalla paura, (e che paura …. Qualcuno lo ricorderà) e non dalla verità. Dove c’è paura non può esserci verità.; non se ne ha il tempo, non se ne ha nemmeno preoccupazione. C’è tempo solo per difendersi.

Egli entra “a porte chiuse” (annota il Vangelo), quasi a significare che Cristo entra dentro di noi, dentro la nostra vita al di là delle paure e delle chiusure che ci siamo costruiti attorno. Non dobbiamo temere di essere troppo incapaci di liberarci dei nostri limiti e dalle nostre insicurezze, dalle nostre ferite e di ciò che non ci fa dormire la notte. Cristo, se vuole, entra comunque, si siede alla nostra tavola, e mangia con noi. Ma non è questo che cambia le carte in tavola. Non basta “fare esperienza” di Cristo, “sapere” i suoi insegnamenti, per poter vedere qualche risultato dentro la nostra vita. Abbiamo bisogno di essere scaraventati al di là di quel cenacolo, di uscire nella storia, di provare l’adrenalina di andare sino agli estremi confini della terra. La fede non ci chiude in noi stessi, al contrario ci apre al mondo, all’oggi, al qui ed ora allargandolo con l’orizzonte grande dell’infinito e dell’eternità. È come fare un viaggio tenendo sempre presente l’orizzonte in fondo, rifuggendo la tentazione di camminare troppo a testa bassa. E chi è che permette questa apertura? Chi è che ci riscatta dai cenacoli sigillati dalle paure? : lo Spirito Santo.

LA PAROLA DI DIO E’ SEMPRE PRECEDUTA
E SEGUITA DA ATTACCHI DA PARTE DEL MALIGNO.

                                                            

8. – La parola è preceduta e seguita da attacchi.

 

Lunedì, 8 gennaio 1990.

 

Sì, o figlia mia adorata. Sono Gesù di Misericordia, il tuo Gesù che tanto ami.

Ti benedico, o figlia, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, che è amore.

Non temere io sono con te, in te, sempre, per consolarti, guidarti, santificarti.

Il tuo digiuno oggi duri fino alle ore 8 e sia un digiuno totale, dedicato ai malati per adulterio, per coloro che si drogano e per gli ignudi. Ad essi dedica anche le tue preghiere.

Non temere per ciò che ieri è accaduto. Doveva verificarsi, perché le mie parole sono sempre precedute e seguite da attacchi di Satana.

Perciò, tu che lo sai, non devi, per questo, angustiarti o soffrire. Non hai nulla da temere. Segui sempre passo passo ciò che a te dico di compiere e vai serena.

Alcuni di quelli che hanno ascoltato la locuzione non credono in ciò che tu hai letto … (ag147), ma non devi per questo scoraggiarti. Essi crederanno e presto.