Tendiamo molto spesso a ricavarci un posto dove nasconderci dal mondo, dalla storia, dalle responsabilità, dal dolore, da quello che accade fuori. La paura, molto spesso, è la vera direttrice della nostra vita. Le nostre scelte, i nostri cammini, le nostre decisioni sono davvero dettate dalla paura, (e che paura …. Qualcuno lo ricorderà) e non dalla verità. Dove c’è paura non può esserci verità.; non se ne ha il tempo, non se ne ha nemmeno preoccupazione. C’è tempo solo per difendersi.
Egli entra “a porte chiuse” (annota il Vangelo), quasi a significare che Cristo entra dentro di noi, dentro la nostra vita al di là delle paure e delle chiusure che ci siamo costruiti attorno. Non dobbiamo temere di essere troppo incapaci di liberarci dei nostri limiti e dalle nostre insicurezze, dalle nostre ferite e di ciò che non ci fa dormire la notte. Cristo, se vuole, entra comunque, si siede alla nostra tavola, e mangia con noi. Ma non è questo che cambia le carte in tavola. Non basta “fare esperienza” di Cristo, “sapere” i suoi insegnamenti, per poter vedere qualche risultato dentro la nostra vita. Abbiamo bisogno di essere scaraventati al di là di quel cenacolo, di uscire nella storia, di provare l’adrenalina di andare sino agli estremi confini della terra. La fede non ci chiude in noi stessi, al contrario ci apre al mondo, all’oggi, al qui ed ora allargandolo con l’orizzonte grande dell’infinito e dell’eternità. È come fare un viaggio tenendo sempre presente l’orizzonte in fondo, rifuggendo la tentazione di camminare troppo a testa bassa. E chi è che permette questa apertura? Chi è che ci riscatta dai cenacoli sigillati dalle paure? : lo Spirito Santo.
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INVITO DEL PADRE.
19. - Pasqua 90.
In questa Pasqua di Risurrezione, che è la Sua Pasqua ed anche la tua, figlia Mia diletta, sia lieta, di quella serena letizia che tutto avanza e tutto in sé contiene, se in alto, e solo in alto, tu, benigna, guarderai.
Non lasciarti prendere da vili scorie umane, che ratte si apprendono là dove non c’è il Mio Jesu, il Mio Santissimo, Onnipotente, Eterno Lumiere che alto risplende a brillare di Sua Fiamma Santissima nel Suo cielo di luci e di stelle infinito.
Il Mio Jesu, il Mio Amore Altissimo, il Figlio Mio che Io donai tutto per te, sì anche per te, così come per ognuno a cui tu stai parlando e che a te sta intorno.